«Omar Sivori è un vizio». Soleva ripetere l’avvocato Giovanni Agnelli con un accostamento tanto colorito quanto efficace. Omar arriva da Buenos Aires nell’estate del 1957, grazie al programma del dottor Umberto Agnelli, che esige il rilancio della Juventus dopo cinque stagioni di vacche magre. Omar è uno degli Angeli dalla Faccia Sporca del calcio argentino. Non è alto, ha un baricentro piuttosto basso, dettaglio importante per un calciatore, una zazzera corvina e lo sguardo pungente di chi ti vuole prenderti in giro. Il resto della storia non ha misteri. Su di lui sono stati versati torrenti di inchiostro.
giovedì 2 ottobre 2025
Enrique Omar SIVORI
«Omar Sivori è un vizio». Soleva ripetere l’avvocato Giovanni Agnelli con un accostamento tanto colorito quanto efficace. Omar arriva da Buenos Aires nell’estate del 1957, grazie al programma del dottor Umberto Agnelli, che esige il rilancio della Juventus dopo cinque stagioni di vacche magre. Omar è uno degli Angeli dalla Faccia Sporca del calcio argentino. Non è alto, ha un baricentro piuttosto basso, dettaglio importante per un calciatore, una zazzera corvina e lo sguardo pungente di chi ti vuole prenderti in giro. Il resto della storia non ha misteri. Su di lui sono stati versati torrenti di inchiostro.
mercoledì 1 ottobre 2025
Mirko VUCINIC
Quello che gioca in pantofole o in infradito: così è stato più volte soprannominato Mirko Vucinić, montenegrino di Niksić. Classe purissima, talento da vendere, tutti gli ingredienti per diventare uno dei giocatori più forti della propria epoca. Ma Mirko, come detto, gioca in pantofole: un dribbling ben riuscito e, per lui, la partita finisce lì. E tutto rimane sospeso nell’aria, nell’attesa vana del definitivo salto di qualità.
martedì 30 settembre 2025
Emilio CAPRILE
Mancino grintoso e determinato, nasce a Genova il 30 settembre 1928 e gioca nella Nazionale Olimpica ai giochi di Londra del 1948. Raggiunge Torino subito dopo la manifestazione londinese e veste la maglia bianconera solo in quella stagione, prima di essere ceduto all’Atalanta. Ritorna juventino nell’estate del 1951, giusto in tempo per vincere lo scudetto e ripartire per Roma, sponda biancoceleste. In totale accumula trentasette presente e undici reti.
lunedì 29 settembre 2025
Silvio PIOLA
Metà ottobre del 1945, calciare il pallone era uno dei primi segni della vita che ricominciava. Ed ecco un nome mitico per la Vecchia Signora: Silvio Piola, trentaduenne, già oltre la metà della sua lunghissima carriera che doveva riservargli ancora una maglia azzurra, a quasi quarant’anni. Piola era stato nella Pro Vercelli e nella Lazio, i suoi gol in Serie A erano quasi 200. Se per Meazza si parlava di genio del tempo e del tocco, lui sembrava una sorta di cavaliere antico che sfondava con gesti poderosi e veloci. Segnava spesso in acrobazia, di preferenza con il pallone uncinato a mezz’aria e spedito fulmineamente in rete, senza che il portiere avversario potesse accorgersi di niente. Durante la guerra aveva indossato la maglia granata del Torino-Fiat nel campionato di guerra, non ufficiale e, lanciato da Loik e Mazzola, aveva segnato qualcosa come 27 gol in 26 partite. Il suo passaggio alla Juventus nacque da un mancato accordo con la Lazio, che voleva pagarlo a percentuale sugli incassi; rifiutò e preferì lo stipendio sicuro di Madama.
domenica 28 settembre 2025
Claudio GENTILE
Nel giugno 1958, cominciava a brillare ed a far parlare di sé la stella di Pelè, ma nessuno di quei ragazzini che sfidavano il sole nelle polverose strade del quartiere Sant’Antonio a Tripoli, disputandosi accanitamente una palla, aveva la benché minima idea che in quei giorni in Svezia si disputassero i campionati mondiali di calcio. Neanche se qualcuno glielo avesse detto, il loro interesse sarebbe mutato: erano ben più importanti le sfide quotidiane tra figli di emigranti e piccoli arabi che, in fondo simili a quelle che tutti i giorni si disputano nei nostri oratori, avevano però protagonisti ben lontani dall’identificarsi o voler emulare i celebrati campioni del tempo.
sabato 27 settembre 2025
JUVENTUS - ATALANTA
JUVENTUS-ATALANTA 1-0
Juventus: Sarti; Pasetti e Leoncini; Salvadore, Castano e Del Sol; Favalli, Benetti, Anastasi, Haller e Zigoni. In panchina: Anzolin e Roveta. Allenatore: Heriberto Herrera
Atalanta: De Rossi; Poppi e Dordoni; Tiberi, Dotti e Bertuolo; Nastasio, Lazzotti, Clerici, Dell’Angelo e Incerti. In panchina: Cometti e Novellini. Allenatore: Angeleri, squalificato. In panchina Ceresoli
Arbitro: Di Tonno di Lecce
Marcatore: Haller al 75’venerdì 26 settembre 2025
Gianfranco LEONCINI
Nasce a Roma il 25 settembre 1939, a due passi da Piazza di Spagna, in una casa modesta che guarda l’angolo suggestivo e romantico, dove i turisti di tutto il mondo trascorrono la maggior parte della loro visita alla Capitale. Da ragazzino ci andava anche lui per vedere la gente e gli piaceva correre su e giù per le lunghe scale che dominano l’antica piazza e la monumentale fontana, a due passi da palazzetti che ospitarono personaggi celebri come Byron e Shelley. Aveva, una folta capigliatura bionda, con i riccioli che gli cadevano sulla fronte e lo sguardo vivacissimo. Con i compagni non litigava quasi mai; i loro giochi innocenti consistevano nel gareggiare a chi arrivava prima sulla scalinata di piazza di Spagna.
giovedì 25 settembre 2025
Giovanni SACCO
Campionato 1962-63, quello delle grandi novità; c’è il 4-2-4, Miranda detto Mirandone è il centravanti, Sivori è ancora mezzo sinistro. E c’è un ragazzino, poco più che diciottenne, astigiano, di nome Sacco Giovanni, che Amaral, a corto di difensori d’appoggio, butta nella mischia alla Favorita di Palermo; Sacco ha il 5 sulla schiena, ma funge in pratica da mediano di appoggio. Esordio positivo, pareggio largo; Giovannino ha talento, due piedi sensibilissimi e un buon senso della posizione.
mercoledì 24 settembre 2025
Marco TARDELLI
Quando l’avevi davanti – racconta il sommo Caminiti – sembrava un’ipotesi di giocatore con qualcosa di meno. Te lo potevi immaginare a suo agio, tra gli sparati bianchi dei tavoli in quell’albergo di Pisa, o pensarlo commesso in un negozio di scarpe o postino addetto ai servizi celeri, con quel viso smunto infiammato dagli occhi che sembravano camminargli addosso, mai fermi, come lui. Che era così gracile e come penato, Marco Tardelli, cioè uno dei sei fuoriclasse che il francese blasé Platini si sarebbe trovato al fianco in una Juventus destinata a divenire leggendaria.
martedì 23 settembre 2025
lunedì 22 settembre 2025
Ugo CONTI
Un giorno Scopigno, quand’era allenatore del Cagliari – racconta Gino Bacci su “Hurrà Juventus” del gennaio 1973 – si espresse in termini poco urbani nei confronti di un segnalinee. Tre anni dopo Fabbri, sempre alla guida del Cagliari, protestò per un gol annullato a Riva e lo fece con un colorito dialetto romagnolo. Lo udì il guardalinee e le sue parole finirono sul referto arbitrale. Le squalifiche a lungometraggio di Scopigno e Fabbri hanno fatto di Ugo Conti il più «in prima» fra gli allenatori «in seconda».
domenica 21 settembre 2025
sabato 20 settembre 2025
VERONA - JUVENTUS
4 febbraio 1973, Stadio Bentegodi di Verona
VERONA – JUVENTUS 0-0
VERONA: Pizzaballa; Nanni e Sirena; Busatta, Ranghino e Mascalaito; Bergamaschi, Mazzanti, Zigoni, Mascetti e Luppi (Ciccolo dall’80’) (portiere di riserva: Colombo). Allenatore: Cadè
JUVENTUS: Zoff; Spinosi e Marchetti; Furino, Morini e Salvadore; Altafini, Causio, Anastasi, Capello e Bettega (portiere di riserva: Piloni; tredicesimo: Cuccureddu). Allenatore: Vycpálek
ARBITRO: Lo Bello di Siracusa.
venerdì 19 settembre 2025
Tommaso ROCCHI
L’azzurro gli dona quasi quanto il bianconero – afferma Loris Marzocchi su “Hurrà Juventus” del gennaio 1996 –. Tommaso Rocchi non fa distinzioni di colori quando si tratta di gol. Il centravanti della Primavera di Cuccureddu e della Nazionale Under 18 sta vivendo una stagione indimenticabile. Il numero nove è nel suo destino, anche se come caratteristiche si sente più una seconda punta. In effetti il suo rapido “caracollare” lungo il fronte d’attacco lo rende prezioso nel creare spazi per i compagni, ma il suo fiuto dl goleador lo porta a movimenti tattici che molte volte sono decisivi sotto rete. Veloce, buon dribblatore furbo nell’esecuzione quanto basta per garantirgli una fiducia illimitata.
giovedì 18 settembre 2025
Simone PERROTTA
La Juve versione 1997-98 – scrive Massimo de Marzi su “Hurrà Juventus” del luglio 1998 – oltre all’acquisto dei tre nuovi stranieri Blanchard, Mirkovic e Tudor, presenterà anche una novità italiana giovane e interessante. Si tratta di Simone Perrotta, centrocampista di fascia destra acquistato dalla Reggina. Il neo bianconero, 21 anni a settembre, è stato uno dei ragazzi più promettenti espressi quest’anno dalla serie cadetta. Con la squadra diretta da Franco Colomba è stato protagonista di un campionato di avanguardia che lo ha fatto diventare un uomo-mercato.
mercoledì 17 settembre 2025
Paolo DE CEGLIE
Nato ad Aosta il 17 settembre 1986 («Anche se io del valdostano ho ben poco – afferma Paolo – dalle mie parti la gente è un po' chiusa, ma non tanto come carattere, quanto geograficamente. Sono molto legati alla loro terra. Io, invece, amo viaggiare, vedere posti nuovi. Basti dire che mi piace più il mare della montagna. Sciavo, questo sì e mi piaceva anche. Però se devo scegliere il posto dove vivere, o anche solo trascorrere una vacanza, vado al mare, senza dubbio»), cresce nella “cantera” bianconera insieme a Marchisio e Giovinco con i quali esordisce in prima squadra in Serie B, nella stagione 2006-07. Mancino, ottima corsa e buona tecnica, è schierato da mister Deschamps come esterno alto: otto presenze e una rete (contro il Lecce di Zeman) il suo bottino di quel campionato.
martedì 16 settembre 2025
Fabio CANNAVARO
«Amici, scusate il ritardo? Sì, mi sembra uno slogan azzeccatissimo per riassumere il mio approdo alla Juventus – confessa a Fabio Ellena su “Hurrà Juventus” dell’ottobre 2004 – tante volte in passato si era parlato di un mio trasferimento qui in bianconero, ma poi non si è mai concluso niente. Ora invece è giunto il momento, arrivo in squadra in cui conosco praticamente tutti e in cui quindi mi sentirò come a casa mia». Ebbene sì, questa volta la storia ha avuto il suo lieto fine. Al termine di un’altra intensissima campagna trasferimenti, il matrimonio tra la Juventus e Cannavaro si è finalmente consumato. Tante estati passate a leggere di avvicinamenti, ammiccamenti, contatti. Finiti, per un motivo o per l’altro, senza la fatidica firma. In sostanza, quindi, solo molte stagioni vissute da avversari diretti, sempre in lotta – Fabio e le sue formazioni – per traguardi di prestigio.
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